Storia del Quartetto d’Archi Artemisia

Dal 2015, il Quartetto d’Archi Artemisia ridefinisce i confini della musica d’archi, intrecciando la tradizione con l’avanguardia tecnologica. La nostra missione? Esplorare nuovi orizzonti sonori, fondendo l’anima degli strumenti classici con l’energia della musica elettronica, in una visione pionieristica che abbiamo battezzato “iperquartetto”.

La nostra avventura inizia con l’ambizione di conservare l’intensità espressiva del quartetto d’archi, liberandolo da convenzioni e repertori predefiniti per abbracciare l’infinito universo delle sonorità moderne. In questo viaggio, ci siamo affiancati a talenti come il compositore Alessandro Alexovits, apprezzatissimo musicista e arrangiatore genovese e Mirko Ferrara, producer e sound designer, per dar vita a esibizioni che spaziano dalle colonne sonore di Hans Zimmer ai brani immortali di Muse, Metallica, U2, Queen, fino alle opere rivoluzionarie di Philip Glass, Karl Jenkins e Max Richter.

Il debutto del Quartetto d’Archi Artemisia, avvenuto il 17 settembre 2017 al Teatro Sociale di Como, ha segnato un momento storico: il primo quartetto elettrico al mondo a calcare le scene di un teatro lirico. Un traguardo che testimonia la nostra incessante ricerca di innovazione e la volontà di rompere gli schemi.
Questa esplorazione ci ha portati a confrontarci con la sfida degli strumenti elettrici: trovare un equilibrio tra tecnologia e calore umano, tra l’innovazione digitale e la profondità emotiva degli archi. Un percorso complesso, arricchito da sperimentazioni e scoperte, che ha visto la nostra strumentazione evolversi insieme alla nostra musica.

Nonostante le difficoltà, come la pandemia e i cambiamenti nella formazione, il Quartetto Artemisia ha saputo rinascere dalle proprie ceneri, accogliendo nuove energie e idee. L’ingresso del percussionista e batterista Maurizio Berti nel nostro ensemble ha aperto le porte a una dimensione ritmica senza precedenti, rafforzando il nostro impegno verso un repertorio che spazia dall’acustico all’elettronico, in un dialogo continuo tra passato, presente e futuro.
Oggi, il Quartetto Artemisia non è solo un gruppo musicale: è un ponte tra mondi sonori che sembravano distanti. La nostra storia è una testimonianza di come la passione, l’innovazione e la collaborazione possano trasformare l’arte della musica, invitando l’ascoltatore a un viaggio senza confini attraverso le emozioni.

Oggi il Quartetto Artemisia si compone dei violinisti Simone Di Giulio e Adriana Marino, della violista Silvia Concas e del violoncellista Francesco Dessy.

Simone Di Giulio
Violinista

Adriana Marino

Violinista

Silvia Concas

Violista

Francesco Dessy

Violoncellista

i nostri valori

Cosa distingue il Quartetto d’archi Artemisia

01.

Innovazione Musicale

Fondiamo tradizione e tecnologia per esplorare nuovi orizzonti sonori.

02.

Versatilità Espressiva

Dalla musica classica al pop/rock: un repertorio che attraversa i generi.

03.

Esperienze Su Misura

Ogni performance è unica, plasmata per incantare e connettere.

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